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16.6.08

"Accendi il risparmio" negli edifici pubblici!

Uno dei problemi che il nostro paese si trova ad affrontare nella lotta al cambiamento climatico è che la battaglia per l'efficienza energetica è azzoppata dalle pessime prestazioni delle case degli italiani.

Il nostro paese ha un patrimonio abitativo colabrodo e questo si ripercuote sui consumi energetici domestici, in particolare su quelli termici d'inverno (riscaldamento) ed elettrici d'estate (per i condizionatori).

Nonostante il nostro paese abbia una grande tradizione di architettura e di know-how edilizio, tale patrimonio accumulato nei secoli è andato perso negli ultimi cinquant'anni a causa del boom speculativo del mattone, dei piani di edilizia residenziale emergenziale, della perdita di conoscenza tecnica di chi abita l'immobile: infatti chi si costruisce una casa, come i nostri nonni nel primo dopoguerra, sa cosa bisogna metterci per farla bene, per far sì che non sia calda d'estate e fredda d'inverno. Chi la compera, invece, può solo sperare che chi gliela vende lo abbia fatto. E spesso è una speranza vana. Sono altre infatti le caratteristiche che fino ad oggi hanno fatto aumentare il valore della casa: accesso ai trasporti, finiture “di lusso”, impianti tecnologici, idromassaggi e vasche più o meno hollywodiane.

Ma se nell'edilizia privata non si ride, in quella pubblica spesso si piange: appalti attribuiti per criteri diversi dal merito costruttivo, capitolati approssimativi e scarsi controlli in fase d'opera hanno trasformato moltissimi dei cantieri pubblici degli ultimi decenni in un vero affare per chi li faceva e un buco di bilancio per chi si trovava a gestirli. A poco sono servite anche le normative avanzatissime del 91 (la famosa legge 10), che sulla carta ci hanno posto all'avanguardia in Europa in questo campo e sul campo ci hanno posto a vivere in avanguardiste case di carta (bollata).

Legambiente Veneto in collaborazione con l'Assessorato Regionale all'Ambiente ha lanciato la campagna “Accendi il risparmio”, volta alla misurazione delle prestazioni energetiche di 50 edifici pubblici nel Veneto per cominciare a conoscere la situazione del patrimonio edilizio pubblico della nostra regione e cominciare a pensare strumenti ed iniziative che possano contribuire a far si che anche il Veneto faccia la sua parte per ridurre i consumi energetici del 20% entro il 2020 come ci chiede l'UE.

La Giunta Regionale, con provvedimento del 18.03.08, ha finanziato tale progetto che dovrà svolgersi entro il 2008. Obiettivi della campagna:

1 Promuovere il tema del risparmio energetico degli edifici.

2 Valorizzare il parco edifici esistente per poter raggiungere entro un breve periodo di tempo una percentuale di edifici che rispettino le indicazioni delle normative sul contenimento energetico.

3 Promuovere presso gli enti proprietari degli edifici coinvolti azioni di miglioramento energetico quali:

* miglioramento dell'involucro con uso di materiali rinnovabili
* miglioramento dell'efficienza degli impianti sia di riscaldamento che di raffrescamento
* impiego di energie rinnovabili anche attraverso sistemi ad assorbimento e desiccant cooling

Sono attualmente disponibili ancora posti per quelle amministrazioni comunali o provinciali che volessero entrare a fare parte del progetto. Il monitoraggio energetico sarà a cura di tecnici specialisti appositamente formati ed è ovviamente gratuito. Sarà data precedenza a quei comuni che si impegnano ad intervenire in qualche modo sull'edificio per migliorarne le qualità energetiche, anche grazie alla lista dei consigli che emergerà da ciascun monitoraggio prestazionale.

Avanti, quindi, comuni virtuosi: c'è ancora posto per salire a bordo!

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