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17.12.09

G.A.Solare: Facciomolo insieme

Lo scorso anno lo Sportello Energia, coordinato da Legambiente Padova in collaborazione con il Comune di Padova ed il Bacino Padova 2, ha promosso il primo gruppo di acquisto solare a Padova. Oltre 180 i kWp installati, corrispondenti a più di 60 impianti domestici, fanno di Padova la capitale del fotovoltaico domestico in Veneto, creando così molti benefici economici ed ambientali per la nostra città. Sono oltre 150 le tonnellate di Co2 che ogni anno non verranno emesse in atmosfera grazie al G.A.Solare, più di settanta mila gli euro di contributo economico che le famiglie padovane riceveranno dallo Stato ogni anno oltre al risparmio nelle bollotte. Il Gruppo d'acquisto ha inoltre dato la possibilità di ottenere condizioni economiche e di servizi che un singolo non avrebbe mai spuntato.


Visti gli ottimi risultati ottienuti l'iniizativa verrà riproposta anche quest'anno. I cittadini interessati potranno dare la pripria dichiarazione d'interesse (questa non prevede nessun obbligo di acquisto), quando sarà stata raggiunta una certa "massa critica" lo sportello energia iniverà un capitolato tecnico, con specifiche tecniche e di garanzia particolari, alle aziende del settore che risponderanno con le loro offerte. Una volta raccolte e catalogate le offerte sarà proprio il Gruppo d'Acquisto Solare in assemblea plenaria e scegliere il partner tecnico che garantirà il prodotto allo stesso prezzo (€/kWp) per ogni aderente del GAS. L'azienda poi si recherà a casa degli aderenti per un sopralluogo e solo dopo aver ricevutoil preventivo deciderenno se ins tallare o meno l'impianto fotovoltaico.

Grazie ai finanziamenti bancari sarà possibile installare un impianto praticamente a costo zero, azzerando anche la spesa delle bollete elttriche della pripria abitazione.
Il gruppo d'acquisto riguarderà anche i pannelli solari termici, che grazie al calore del sole riscaldano l'acqua per uso sanitario, lo scorso anno sono stati installati oltre 100mq di solare termico con un risparmio pari del 40% rispetto al prezzo di mercato.

L'utilizzo di energia solare è uno strumento fondamentale per contrastare l'effetto serra ed i cambiambenti climatici, la diffusione di buone pratiche come questa è inoltre un segnale politco forte che riesce a tracciare un'alternativa alle scelte scellerate, insicure ed antieconomiche che il governo sta facendo percorrendo la strada verso il nucleare.

L'adesione può essere data rivolgendosi allo sportello energia oppure attraverso il sito http://lagiustaenergia.legambientepadova.it

Piero Decandia, Responsabile Energia Legambiente Padova

1.12.09

Detrazioni 55%. Le porte equiparate agli infissi?


L'Enea sostiene che la sostituzione delle porte di ingresso di locali riscaldati può ottenere la detrazione fiscale del 55% con le modalità previste per gli infissi. Lo sostiene in base a quanto precisato nel comma 4 lettere c), articolo 4 del Dpr 59/2009, che equipara le porte agli infissi per il rispetto dei limiti di trasmittanza termica, con una nota scritta che così recita: "anche ai fini delle detrazioni fiscali per la sostituzione di porte debba essere rispettata la trasmittanza termica relativa alle finestre comprensive di infissi indicata nelle tabelle di cui all'allegato B del DM 11/3/08". La conclusione è che la sostituzione delle porte usufruisce della detrazione del 55% con le stesse semplificazioni previste per gli infissi, a patto che rispettino i valori di trasmittanza termica degli infissi e che il locale protetto sia riscaldato.
Nel recente passato (ma prima della pubblicazione del Dpr n. 59) l'Agenzia delle Entrate si era già pronunciata in merito con la Risoluzione 475/E del 9 dicembre 2008 escludendo che le porte di ingresso potessero essere equiparate alle finestre (tranne che nel caso di porte/finestre), considerandole invece alla stregua di strutture opache verticali, con i relativi obblighi di trasmittanza.
Alla luce del nuovo Dpr è fondamentale un secondo parere dell'Agenzia delle Entrate.

19.11.09

Conto energia, le tariffe dal 2011 secondo le associazioni


tetto solare
Come cambierà il Conto Energia dopo il 2011? Le tre principali associazioni del settore, GIFI-ANIE, Assosolare e Aper, in un documento congiunto, presentano la loro proposta di modifica dell'incentivo.
Come sarà il Conto Energia dal 2011 in poi? Le tre principali associazioni del settore hanno unito le voci per far giungere una proposta condivisa ai ministeri competenti. Come sappiamo, fino a tutto il 2010 le tariffe del conto energia resteranno quelle che sono (solo ridotte del 2% rispetto al 2009), ma per tutti gli impianti che entreranno in funzione negli anni successivi l’incentivo, stabilisce la legge, va rivisto alla luce dell’evoluzione del mercato, tenendo conto dell’andamento dei prezzi dei prodotti energetici e dei componenti per gli impianti fotovoltaici.
ANIE-GIFI e Assosolare, le due associazioni che raccolgono gran parte degli operatori italiani del fotovoltaico, assieme ad Aper, l’associazione dei produttori di rinnovabili hanno inviato al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero dell’Ambiente, una posizione unitaria (vedi allegato) sulla revisione del conto energia al 2011.

Il problema di come dovrà cambiare l’incentivo, come si può immaginare, è molto sentito dagli operatori del settore, ma è anche importante per il paese in generale: si deve capire come adeguare le tariffe parallelamente all’evoluzione del settore per riuscire a raggiungere l’obiettivo dei 15 GW di fotovoltaico al 2020 evitando di appesantire il meno possibile la bolletta (Qualenergia.it, “Per un conto energia sostenibile”).
Nelle settimane scorse ANIE-GIFI aveva già presentato una sua proposta (Qualenergia.it “Fotovoltaico, le tariffe che verranno?”), ora la scelta delle tre associazioni di presentare una posizione condivisa esprime la volontà di accelerare il processo di consultazione con i Ministeri preposti a decidere sulle nuove tariffe, auspicando che il relativo decreto interministeriale arrivi entro l’anno, in modo da ridurre il clima di incertezza nel settore.

Ma come dovrà essere il nuovo conto energia secondo le tre associazioni? Innanzitutto - si legge nel documento – deve continuare con i principi base dell’incentivo così come lo conosciamo; un meccanismo che ha dimostrato di funzionare. A cambiare, oltre alle tariffe che verranno ridotte, dovrebbero essere invece le classi di potenza in base alle quali variano le tariffe incentivanti. Nel nuovo tariffario - che secondo le associazioni dovrebbe essere valido dal 2011 al 2015 e avere un tetto di installazioni di 8.000 MW - dovrebbero essere 5: da 1 a 6 kW, da 20 a 200, da 200 a 1000, e più di 1000.

In base a queste classi, le riduzioni auspicate dal 2011: da un minimo del 5% per la classe più piccola fino al 18% per gli impianti più grandi, mentre dai 6 ai 20 kW l'incentivo calerebbe del 7% rispetto ad ora, dai 20 ai 200 del 14% e fino a 1.000 del 16%.
Tariffe che poi dovrebbero essere tutte ridotte ulteriormente a partire dal 2012 del 4% all’anno. Anche le tipologie installative andrebbero modificate: niente più distinzione per tipologia di integrazione, ma solo tra impianti a terra o su edifici, con quelli integrati architettonicamente premiati con un bonus del 15% sulla tariffa. Andrebbe poi incluso nel meccanismo anche il solare a concentrazione.

Molte altre sono le piccole modifiche richieste: ad esempio spostare la data di adeguamento delle tariffe dal 31 dicembre di ogni anno al 30 giugno, per evitare l’accalcarsi delle domande in un periodo penalizzato dalle festività. Per lo stesso motivo le nuove tariffe dal 2011, secondo le associazioni dovrebbero entrare in vigore gradualmente in un periodo di 6 mesi e i tempi previsti per la trasmissione al GSE della documentazione di allaccio estesi.
L’incentivo garantito per gli impianti abbinati ad un uso efficiente dell’energia, poi, secondo le associazioni dovrebbe essere concesso anche agli impianti fino a 200 kW. Inoltre andrebbe eliminato il limite del 30% di deducibilità degli oneri finanziari sugli investimenti in impianti fotovoltaici e abolita l’Ici su tutti gli impianti, che siano a terra o sul tetto.


GM

fonte www.quelenergia.it

14.10.09

PANNELLI SOLARI, PADOVA PRIMA CITTA’ DEL VENETO

Legambiente Padova ha condotto una ricerca sulla diffusione dei pannelli solari nel Veneto. In particolare per quanto riguarda gli impianti solari fotovoltaici (quelli che producono elettricità) domestici risulta che a fine giugno 2009 erano attivi sistemi per 253,70 kWp (kilowattpicco). Padova risulta così la prima tra le città capoluogo per l’utilizzo del solare fotovoltaico nella nostra regione.

Città
Numero Impianti
Potenza (kWp)
Wp/abitanti
Abitanti
ROVIGO
35
100,10
1,99
50289
BELLUNO
23
66,90
1,91
35050
TREVISO
40
123,70
1,54
80144
PADOVA
108
253,70
1,24
204870
VICENZA
28
82,00
0,76
107223
VENEZIA
61
173,10
0,64
271073
VERONA
48
145,10
0,57
253208
fonte GSE - Elaborazione Legambiente

Legambiente con il Gruppo di acquisto solare ha già installato 150kWp, cioè solo grazie ad esso la potenza degli impianti solari fotovoltaici aumenterà nel secondo trimestre del 2009 del 50%.

Questo è un grande risultato dovuto alla sensibilità dei cittadini che, grazie all’azione della rete degli sportelli energia di Legambiente, Comune-Assessorato all’ambiente ed Ente di Bacino Padova 2, hanno potuto mettere in pratica azioni per che fanno diventare la nostra città più sostenibile.

Un futuro di città a emissioni zero è possibile…

4.9.09

Addio vecchie lampadine

Dopo 130 anni dall'invenzione di Edison, le vecchie lampadine con il filamento a incandescenza vanno in pensione in tutta Europa. E’ entrato in vigore dal 1° settembre 2009 la direttiva europea EUP (Energy Using Products) 2005/32/EC che impone la progressiva dismissione delle lampadine a incandescenza. Dal 1° settembre 2009 è vietata la produzione e l'importazione all'interno del mercato europeo delle lampadine a incandescenza da 100 watt, dal 1/09/10 il divieto si estende a quelle di potenza superiore ai 75 watt, dal 1/09/11 alle lampade ad incandescenza da 60 watt, mentre dal 1/09/12 sarà la volta di quelle di potenza compresa tra i 25 e i 40 watt; infine dal 1/09/16 il divieto sarà esteso alle lampade alogene a bassa efficienza.

Anche se nei negozi si potranno ancora trovare fino a esaurimento scorte, dovremo abituarci ad usare le lampade a basso consumo, fluorescenti e incandescenti con tecnologia alogena. Le nuove lampadine permetteranno una riduzione di 15 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 e un risparmio energetico di 40 miliardi di kw/h. Sul fronte economico, ogni famiglia spenderà tra i 25 e i 50 euro in meno in bolletta, a livello europeo si risparmieranno tra i 5 e i 10 miliardi di euro.

In Italia si vendono, con la grande distribuzione, oltre 3.000.000 di lampade a incandescenza da 100 Watt e per il momento 1.500.000 di lampade a risparmio energetico da 18 e 20 Watt che corrispondono a una da 100 Watt. Per sapere quali le più efficienti tra le lampadine a basso consumo vedi qui

Ma le lampadine a basso consumo richiedono a noi consumatori maggiore attenzione nella fase di smaltimento. Infatti non devono essere conferite nel secco ne con il vetro. Perché? Contengono mercurio, argon, fosforo, materiali plastici, oltre che vari circuiti elettronici al loro interno. Il decreto ministeriale 185/2007 ha disciplinato lo smaltimento di questo tipo di prodotti: i RAEE, tutti i rifiuti generati dalle apparecchiature elettriche ed elettroniche. E’ stato creato il Consorzio Ecolamp con lo scopo di implementare un sistema di raccolta e smaltimento collettivo delle apparecchiature di illuminazione a fine vita.

Il Decreto Legislativo 151/2005 individua, oltre ai Produttori e ai Comuni, anche un terzo soggetto cui competono oneri specifici all’interno del sistema di raccolta dei RAEE: il Distributore, cui competerà il ritiro gratuito del prodotto usato all’atto dell’acquisto di uno nuovo ed il conferimento presso l’isola ecologica comunale.

La Legge sul riciclo dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche - RAEE stabilisce che i distributori assicurino, al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura elettrica ed elettronica destinata ad un nucleo domestico, il ritiro gratuito, in ragione di uno contro uno, della apparecchiatura usata (Dlgs. 151/05, art. 6, comma 1, lettera b). L’obbligo da parte dei distributori al ritiro gratuito “uno contro uno” è attualmente sospeso in attesa dell’emanazione dell’apposito decreto attuativo. L’obbligo decorrerà dal trentesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del cosiddetto Decreto della distribuzione (“modalità semplificate di gestione dei RAEE”) che è attualmente in fase di approvazione.

Che possibilità hanno i cittadini per smaltirle? Conferirle negli ecocentri oppure portarle a Legambiente, p.zza Caduti della resistenza 6.
A.N.R.
fonte: Ecopolis - Newsletter socio-ambientale di padova

3.9.09

NOVITA' NORMATIVE: 55%, semplificazioni per accedere al contributo

Dal 15 agosto per accedere al 55% di detrazioni fiscali per caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia non serve più l'attestato di qualificazione energetica. Questa semplificazione consente ai cittadini un risparmio fra i 400-500 euro. Infatti era questo il costo medio praticato da installatori e/o professionisti per la compilazione formale dell'attestato di qualificazione energetica. In questo momento diventa quindi ancor più importante che i preventivi specifichino voce per voce i vari costi (materiali, manodopera, qualificazione laddove serve ancora, ecc.). In queste prime settimane di applicazione della L. 99/2009 potranno esserci delle incertezze.

Ecco come l'ENEA nel suo sito spiega la nuova norma e la sua applicazione:

D - Ho saputo che con la recente legge 99/2009 non è più richiesto l'attestato di qualificazione energetica per la sostituzione di impianti termici con caldaie a condensazione. Ma quali sono le modalità operative per potermi avvalere correttamente di questa semplificazione?

R - L'art. 31 della legge 99 del 23 luglio 2009, in vigore dal 15/8/09, abolisce l'obbligo di produrre l'AQE per coloro che intendono fruire della detrazione del 55% a valere sul comma 347 della Finanziaria 2007.
Al momento non ci sono ulteriori chiarimenti da parte del Ministero Sviluppo Economico su quali debbano essere, invece, i documenti da presentare e pertanto, in attesa di tali delucidazioni, similmente alle altre casistiche già previste dalla nostra faq 43, si ritiene che coloro che hanno ultimato i lavori prima del 15/8 siano tenuti a presentare sia l'allegato A che l'allegato E, mentre coloro che completeranno i lavori a partire dal 15/8 siano soggetti a compilare e ad inviare all'Enea il solo allegato E attraverso il sito di invio http://finanziaria2009.acs.enea.it.
Qualora questo non sia ancora strutturato in modo da permettere l'invio del solo allegato E o della documentazione che eventualmente dovesse essere richiesta dal Ministero, si ritiene che sia consentito l'invio tramite raccomandata semplice esclusivamente per i soggetti che possono avvalersi della nuova normativa relativa al comma 347.

20.7.09

Nucleare canadese sospeso per eccesso di costo


In Canada le offerte per costruire due nuovi reattori nucleari arrivano ad oltre il triplo di quanto il Governo aveva preventivato e la gara viene sospesa. EDF in casa chiede di aumentare le tariffe per finanziare il nucleare e la nostra Enel, che sta per imbarcarsi nell'avventura atomica italiana, deve confrontarsi con un debito imponente. In un intervento, già apparso su "ecquo", il direttore di Greenpeace Italia, Giuseppe Onufrio, fa i conti in tasca all’atomo.

La questione dei costi, oltre a quelle non meno preoccupanti concernenti sicurezza e impatto ambientale, è uno dei versanti sul quale la paventata "rinascita nucleare" di questi anni sta suscitando più dubbi. Riceviamo da Giuseppe Onufrio, direttore di Greenpeace Italia la segnalazione di un suo breve intervento sul sito "Ecquo" in cui porta un ulteriore esempio della fragilità economica che l'atomo sta dimostrando.


Mentre in Francia EDF chiede un aumento del 20% delle tariffe per finanziare il nucleare – avendo un debito di circa 25 miliardi di euro – in Canada le cifre per un’offerta lanciata per due nuove centrali nucleari da costruirsi a Darlington hanno ricevuto un’offerta tripla rispetto alle attese, tanto che il ministro dell’energia George Smitherman ha sospeso la gara.

Una delle offerte era dell’AECL (Atomic Energy of Canada Limited) per due unità Candu – un reattore ad acqua pesante di costruzione canadese – da 1.200 MW ciascuna, a un costo di 26 miliardi di dollari, 10.800 dollari a kW. Vale la pena ricordare che, secondo le stime del 2009 del DOE statunitense, il costo, senza interessi, del nucleare è stimato a circa 3,318 $/kW mentre l’autorità canadese aveva a riferimento per la gara un costo di 2.900 $/kW.

Una seconda offerta, invece, veniva dai francesi di AREVA NP, con due EPR da 1.600 MW a un costo di 23,6 miliardi di dollari, pari a un costo di 7.375 dollari/kW. Se riportiamo tutto in euro e lasciamo perdere i Candu e ci concentriamo sull’EPR – oggetto del memorandum tra Italia e Francia siglato in febbraio – il costo per kW è di 4.587 euro/kW, quasi tre volte il costo che è stato alla base del contratto con la Finlandia (1.600 euro per kW).

EDF chiede un aumento delle tariffe in casa per fronteggiare i costi crescenti del nucleare, ma ha solo la metà del debito di Enel con un fatturato simile. Greenpeace ha presentato a suo tempo un rapporto proprio sulle prospettive nucleari dell’azienda elettrica italiana a fronte del suo indebitamento, senza ricevere alcuna risposta.

Il Presidente del Consiglio – alla vigilia del G8 - ha continuato ad attaccare gli obiettivi delle rinnovabili parlando di costi dell’ordine del 2% del PIL. Un recente rapporto del CER presieduto da Ruffolo (si veda documento su Qualenergia.it) mostra invece che l’effetto sul PIL è in realtà positivo (gli investimenti sulle rinnovabili vengono conteggiati nella misura del PIL) e che l’effetto sul indebitamento è marginale e può essere contenuto aumentando l’impegno sull’efficienza energetica che consentirebbe di raggiungere effettivamente gli obiettivi europei (riducendo la richiesta di energia, occorrono meno rinnovabili per raggiungere l’obiettivo).
A quando un vero dibattito aperto e partecipato sul tema?


Giuseppe Onufrio (direttore di Greenpeace Italia)
Articolo pubblicato sul sito Ecquo

17 luglio 2009

G.A.S.: il sole che conviene

Nei mesi scorsi, attraverso la rete degli Sportelli Energia di quartiere, attivati da Legambiente, Comune di Padova ed Ente di Bacino Padova 2, numerose famiglie padovane si sono unite nel gruppo d’acquisto solare (G.A.S.) per riuscire ad installare impianti solari termici e fotovoltaici nelle proprie case alle migliori condizioni possibili. Dopo l’invio di un capitolato alle aziende del territorio ed alle associazioni di categoria, e dopo un’attenta e scrupolosa valutazione dei preventivi pervenuti, il G.A.S. ha scelto il partner tecnico che installerà gli impianti: si tratta dell'azienda Maniero Elettronica srl di Sant'Angelo di Piove di Sacco (Pd). Il prezzo ottenuto è molto vantaggioso: 5000 € + iva a KWp per il fotovoltaico e 700 € + IVA a m2 per il solare termico, tutto di marca Schueco.
Questi risultati attestano l'estrema convenienza dell'acquisto collettivo: il prezzo del fotovoltaico, rispetto ai prezzi di mercato, è ridotto del 25%, mentre per il solare termico la decurtazione del prezzo è pari al 40%. Si tratta di impianti “chiavi in mano” con pannelli e materiali di ottima qualità: l’offerta comprende non solo l’installazione, ma anche la manutenzione ordinaria e straordinaria, garanzie estese e l’adempimento delle pratiche burocratiche per accedere alle detrazioni fiscali del 55% sull’Irpef per quel che riguarda il solare termico, e agli incentivi del conto energia, che premia la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, per quel che riguarda il solare fotovoltaico.
Chiedendo un finanziamento, con i prezzi in questione, è possibile installare un impianto fotovoltaico senza anticipo e la rata del mutuo si ripaga automaticamente con il Conto Energia.

Le famiglie sin’ora aderenti sono 140. Il gruppo di acquisto manterrà aperte le adesioni per un altro mese perciò tutti gli interessati possono ancora aderire al Gruppo di Acquisto Solare.
Per aderire basta compilare la scheda di adesione scaricabile a questo link ed inviarla via fax al numero 049 8562147, oppure consegnarla personalmente allo Sportello Energia.
Con questa iniziativa gli Sportelli Energia iniziano a centrare l’obiettivo di abbattere le emissioni di CO2 aumentando l’efficienza energetica delle abitazioni dei cittadini indicando la strada delle energie rinnovabili come la risposta più congrua per uscire dalle energie di origine fossile e da ogni ipotesi nucleare, avvicinandosi al “20-20-20” stabilito dall'Unione Europea.
Per informazioni contattare il numero 3937172147 negli orari di apertura dello sportello oppure scrivere a sportello.energia.pd@gmail.com

19.3.09

Elettricità: in Italia oltre 2.600 centrali di piccole dimensioni

Pubblicato il III° Rapporto sull’evoluzione della generazione distribuita e il “Testo unico della produzione”
Milano, 17 marzo 2009
In Italia ci sono più di 2.600 centrali di piccole dimensioni con una potenza installata totale di oltre 4.000 MW e una produzione annua di entità non trascurabile, pari al 4,3% dell’intera produzione lorda nazionale di energia elettrica. E’ quanto emerge dal Terzo Rapporto sull’evoluzione della generazione distribuita, realizzato dall’Autorità per l’energia attraverso il monitoraggio degli impianti di generazione distribuita e di piccola generazione.

Contestualmente alla pubblicazione del Rapporto, l’Autorità ha anche pubblicato il “Testo unico della produzione” che raccoglie le principali disposizioni in materia di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e da cogenerazione ad alto rendimento.

Il Rapporto approfondisce diverse tematiche: la diffusione crescente della generazione distribuita; l’evoluzione del quadro regolatorio teso a facilitare anche la stessa generazione distribuita; l’esame di modelli energetici per il soddisfacimento dei fabbisogni termici; l’analisi dell’impatto della generazione distribuita sulle reti di distribuzione dell’energia elettrica.

Il Rapporto, consultabile sul sito www.autorita.energia.it allegato alla delibera ARG/elt 25/09, viene aggiornato annualmente attraverso un monitoraggio dello sviluppo degli impianti di piccola e microgenerazione.

Fonte: co-energia@googlegroups.com

18.3.09

Bioedilizia: best practice da Varese.

A Varese realizzato un nuovo complesso residenziale, in cui gli appartamenti sono stati progettati adottando soluzioni innovative sotto il profilo della bioedilizia, del risparmio energico e della domotica.

Il futuro della bioedilizia e della domotica si fa strada a Varese. Nella Città Giardino anche le palazzine diventano ‘verdi’, non per la colorazione delle facciate, ma per il loro perfetto inserimento nel contesto ambientale. Alla base del progetto l’abbattimento delle emissioni di CO2 attraverso l’adozione delle moderne soluzioni tecnologiche a basso consumo energetico e dell’avanguardia della domotica per fornire un riscontro diretto e reale dei consumi e quindi del guadagno sia in termini energetici-ambientali che economici, oltre che per dare la possibilità di gestire la propria abitazione anche a distanza. Oltre all’adozione dei tradizionali criteri base relativi ad una buona progettazione, riscaldamento a pavimento, caldaia centralizzata a condensazione, coibentazione con pannelli di sughero a rivestimento dei pilastri e delle intercapedini murarie ed un attento studio del fenomeno dell’ombreggiamento sull’edificio hanno permesso di elevare ulteriormente la classe energetica attuale, già positiva per alcuni appartamenti. Tutto ciò, tradotto in termini di guadagno sia economico che di benessere per l’ambiente equivale ad un taglio di circa il 20% sulle bollette del gas, che si può incrementare sfruttando la predisposizione per l’impianto fotovoltaico e solare termico; una mirata disposizione degli spazi interni per sfruttare nel miglior modo possibile la luce naturale del sole oltre che gli apporti di calore e la ventilazione naturale degli ambienti e ad adeguati sistemi di ombreggiamento. Quanto ai materiali, nulla è stato lasciato al caso e pertanto la scelta è ricaduta sull’uso di composti naturali come la pietra bocciarda che riveste la facciate. In termini ambientali, lo sforzo nel progettare edifici secondo i criteri della bioedilizia mirati al risparmio energetico non fa altro che permettere una notevole riduzione delle emissioni di CO2 e altri gas inquinanti, non solo in fase di costruzione e smantellamento dell’edificato, ma anche e soprattutto nella fase di gestione e uso dello stesso, fornendo agli abitanti della casa e dell’intero quartiere un ambiente più sano, vivibile e piacevolmente in armonia con il Pianeta che ci ospita.

Fonte: www.rinnovabili.it

2.3.09

Accendi il Risparmio - Mercoledì 11.03 al San Gaetano

Legambiente Veneto in collaborazione con la Regione del Veneto

invitano al convegno



“ACCENDI IL RISPARMIO”

L’EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI PUBBLICI DEL VENETO

presentazione dei risultati della primo monitoraggio tecnico in Italia

in grado di definire sprechi ed efficienza energetica di oltre 50 edifici pubblici.



Sono oltre 50 gli edifici pubblici sparsi in 40 comuni delle sette province venete che sono stati monitorati dalla squadra di tecnici di Legambiente coordinati da docenti delle Facoltà di Architettura di Venezia.

L’iniziativa “Accendi il risparmio”prima in Italia nel suo genere vuole verificare sprechi ed efficienza energetica degli edifici pubblici. Promossa da Legambiente Veneto in collaborazione con l’Università IUAV di Venezia, l’ANCE Veneto e il centro di ricerca CMR di Schio ha ottenuto un finanziamento dalla Regione Veneto - Assessorato alle Politiche dell’Ambiente.

Con “Accendi il Risparmio” Legambiente Veneto ha voluto raccogliere e analizzare una serie di dati sull’efficienza energetica delle strutture pubbliche in Veneto per proporre in termini pratici e già operativi concrete soluzioni per risparmiare energia ed abbassare l’impatto ambientale degli edifici pubblici.

Dati, relazioni tecniche, proposte, soluzioni saranno presentate e discusse



Mercoledì 11 Marzo 2009 dalle ore 09.30 alle ore 13.30

Auditorium Centro San Gaetano Via Altinate, 71 – PADOVA

Saranno presenti all’incontro:

- Michele Bertucco, Presidente di Legambiente Veneto

- Giancarlo Conta, Assessore Regionale alle Politiche dell’Ambiente

- Lorenzo Bellicini, Direttore centro Cresme

- Marco Boscolo, Coordinatore di “Accendi il Risparmio”

- Mario Gamberale, Amministratore delegato AzzeroCO2


Il dibattito coinvolgerà anche rappresentanti delle associazioni di categoria: ANCI Veneto, Confartigianato, ANCE Veneto, CNA Veneto, ARPA Veneto, Organizzazioni Sindacali.


È gradita gentile conferma di partecipazione.

Per informazioni:
Ufficio Stampa - Adnkronos Nord Est

T. +39 049 8774403 - +39 3929814330

account2.ne@adnkronos.com;

Progetto Fiat Lux : un impianto fotovoltaico su ogni chiesa italiana

Roma. Fiat Lux porterà luce alle chiese italiane. Il progetto presentato alla Presidenza dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero, vede la costituzione entro l’anno 2009, di quello che sara’ destinato a divenire il piu’ grande soggetto titolare di piccoli e medi impianti fotovoltaici, di mini eolico e di solare termico. Un mare di pannelli che potrebbero essere installati sui tetti delle parrocchie di tutta Italia, unitamente a piccoli generatori eolici, dalla innovativa forma, adatti all’installazione sui campanili.

“ Abbiamo proposto all’Istituto Centrale un progetto che prevede l’ingresso nel campo dell’energie rinnovabili poiche’ tali fonti di energia sono indiscutibilmente la scelta migliore, se sviluppata ponendo lo stesso Istituto come regista dell’intero progetto” afferma Alessandro Maria Fucili autore del Progetto Fiat Lux “ Un impianto su ogni parrocchia, ma con un titolare unico, cosi’ da far divenire l'Istituto Centrale un interlocutore autorevole, privilegiato ed efficace”

Un investimento industriale, quello di Fiat Lux, che prevede step e strategie innovative.

“ Abbiamo monitorato e studiato cio’ che e’ gia’ avvenuto in altri paesi europei, specialmente in Germania” ci dice Goran Zepponi, ingegnere a capo del Team Tecnico di Fiat Lux “ E cio’ che possiamo migliorare in Italia e’ la sola strategia iniziale: evitare la frammentazione e puntare ad un grande, enorme consorzio che otterra’ migliori offerte e garanzie sui prodotti e restituira’ gettiti migliori, sicuri e differenziati”.

Un progetto innovativo quello che l’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero si trova in questi giorni a valutare.

Un enorme parco fotovoltaico ed eolico, che potrebbe utilizzare tutte le oltre 200 diocesi italiane, dalle Alpi alla Sicilia.

Mentre l'Italia punta al nucleare, Fiat Lux tiene il timone ben puntato in direzione delle Energie pulite e rinnovabili.

E speriamo che sia la luce.



Fonte: MercurioAgencyPress
Autore: G. Rothas
Il Servizio per le Agenzie e le Redazioni Giornalistiche
Sede di Roma

27.2.09

Convegno sulle novità del 55% a Padova

Il Comune di Padova Vi invita al Convegno: "Detrazioni Fiscali 55% previste dal Decreto 185/08 e legge di conversione"
che si terrà giovedì 12 marzo dalle ore 9.00 presso la Sala Polivalente di Via Valeri.

E’ prevista la partecipazione del Gruppo di lavoro Efficienza Energetica dell’ENEA e dell’Ordine dei Commercialisti di Padova.

Le finalità dell’iniziativa si inquadrano nelle generali attività di promozione della cultura energetico-ambientale promossa dal Comune di Padova e di concreto supporto alle reali problematiche del cittadino, nella convinzione che una riqualificazione del parco immobili, anche legato ad un utilizzo di fonti rinnovabili di energia negli edifici, possa realizzare una significativa convergenza tra interesse dei singoli cittadini e le esigenze della collettività in termini di riduzione dei consumi energetici e miglioramento dell’ambiente.

Per motivi organizzativi è gradita una conferma
mail ferrof@comune.padova.it oppure forneap@comune.padova.it
fax 049 8204767

Per maggiori informazioni:
Tel 049 8204813 - 049 8204712

19.2.09

Le pagelle agli edifici grazie alla termografia

Come si può descrivere in maniera semplice e comprensibile gli sprechi energetici di un edificio, le ragioni per cui si spende tanto di bolletta del riscaldamento, perché da una parete arriva freddo, caldo, umidità? Ci ha provato Legambiente in collaborazione con Edison, utilizzando le cosiddette Termografie, elaborate con macchine fotografiche che rilevano le temperature superficiali delle pareti andando a mostrare problemi di dispersione e inefficienze tali da permettere di distinguere un edificio adeguatamente realizzato da uno “bocciato” dal punto di vista energetico. La differenza non è piccola, la termografia permette di visualizzare il “funzionamento” delle pareti e quindi di capire se un edificio è ben costruito, se avrà bisogno di un minor utilizzo di energia per il riscaldamento d’inverno e di energia per il condizionamento dell’aria d’estate. In un edificio ben isolato si può arrivare a spendere fino a un quarto in termini di bolletta energetica, con un risparmio che per una famiglia vuol dire centinaia di euro, per edifici di uffici migliaia di euro ogni anno.

Legambiente ha “termofotografato” nuovi edifici per abitazioni e edifici pubblici per uffici in 4 città: Roma, Firenze, Milano, Bolzano. Il risultato è molto interessante e mostra come possano esserci difetti macroscopici oppure soluzioni perfette che determinano differenti livelli di comfort e di spesa per chi ci vive e li utilizza.

Per approfondire, clicca qui.
Fonte: www.legambiente.eu

18.2.09

Il più grande tetto ad energia pulita del Veneto

Quasi 281 kW di potenza installata e una superficie occupata pari a 2500 mq (le dimensioni di 10 campi da tennis o di due piscine olimpioniche): sono i “numeri” del più grande impianto fotovoltaico completamente integrato della Regione Veneto. Progettato e realizzato da Enel.si, la società di Enel Green Power leader nel settore, per conto della Cooperativa Ortofrutticoltori di Castelbaldo (Co.Fru.Ca) in provincia di Padova, l'impianto è stato realizzato sul tetto della Cooperativa ed è costituito da 1336 pannelli in silicio policristallino da 210 watt ciascuno prodotti da Sharp, leader mondiale nella produzione di pannelli fotovoltaici.

L'energia diretta del sole e quella riflessa dalla guaina termoriflettente che riveste il tetto sarà trasformata, tramite 3 Inverter, in circa 280 mila chilowattora all'anno di energia elettrica “pulita”. Una produzione in grado di soddisfare i consumi di oltre 100 famiglie e di evitare l'emissione in atmosfera di quasi 150 tonnellate di anidride carbonica all'anno.

Caratteristica innovativa dell'impianto è la totale integrazione architettonica al tetto dei capannoni della Cooperativa, con eliminazione e bonifica della precedente struttura in eternit.

L'inaugurazione ha avuto luogo sabato 14 febbraio presso la sede della CO.FRU.CA di Castelbaldo (Pd) alla presenza, tra gli altri, dei responsabili della Cooperativa, di rappresentanti Enel.si e del mondo industriale veneto.

Enel.si è la società di Enel Green Power specializzata nello sviluppo e realizzazione d'impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e nelle soluzioni per l'efficienza energetica. È leader nel settore di impianti fotovoltaici e solari termici: negli ultimi tre anni, ha curato l'installazione di oltre 50 MW di impianti fotovoltaici per clienti industriali, terziario e domestici. La società offre ai clienti il supporto necessario per la realizzazione degli impianti, dalla fase di valutazione di fattibilità, alla presentazione della domanda al GSE e alla progettazione e realizzazione dell'impianto. Inoltre, grazie ad accordi con primari istituti bancari, mette a disposizione dei clienti anche una serie di prodotti e pacchetti finanziari esclusivi.

Fonte: facciamo tutti la nostra parte newsletter

30.1.09

10 Milioni di euro in arrivo per le rinnovabili

Lo stanziamento è stato fatto dal Ministero dell’Ambiente per finanziare i progetti di ricerca mirati allo sviluppo dell’efficienza energetica e all’incremento dell’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile nelle aree cittadine.
Chi potrà concorrere? Tutte le imprese associate, anche in modalità temporanea. Nell’associazione dovrà comparire però un ente pubblico di ricerca, la cui quota non sia in ogni caso superiore al 50%. Questo bando finanzia quindi gli studi e i progetti che abbiano come obiettivo l’incremento dell’efficienza energetica e della produzione, nonché l’utilizzo di idrogeno.
Per essere accettate le domande per partecipare al bando dovranno essere consegnate entro il prossimo 22 maggio, presso la sede centrale del ministero dell’Ambiente a Roma.

Fonte:
www.rinnovabili.it

22.1.09

Il record dell'eolico nel 2008

Ancora un anno eccellente per l'eolico che nel 2008 ha visto crescere il dato di installazioni annuali di circa il 35% mantenendo un tasso di crescita analogo a quello degli anni precedenti. Il 2008 si è concluso con il massimo di installazioni di sempre per il nostro Paese, dato che conferma una crescita ancora non al livello dei nostri vicini europei, ma comunque in linea con il raggiungimento degli obiettivi comunitari in tema di rinnovabili al 2020.

L’anno appena concluso ha fatto registrare per il settore eolico italiano un nuovo record assoluto sia in termini di nuova potenza installata che ha raggiunto i 3.736,47 MW, sia per quanto riguarda la produzione elettrica pari a oltre 6 TWh pari a quasi il 2% del Consumo Interno Lordo dato che dimostra la continua crescita della penetrazione di questa fonte pulita nel sistema elettrico nazionale.

ANEV-APER-ENEA-GSE sottolineano con soddisfazione che le previsioni svolte e le realizzazioni effettuate, giungono finalmente a delineare un quadro di crescita più stabile nonostante tutti gli ostacoli tutt’ora esistenti relativamente agli iter autorizzativi e alle lungaggini necessarie per la connessioni per i nuovi impianti e la mancanza di una ripartizione regionale dell’obiettivo nazionale (burden-sharing).

L'ottimo risultato raggiunto con i 3.736,47 MW installati e i 6 TWh prodotti è ancora più importante alla luce dei nuovi obiettivi comunitari al 2020 che impegneranno il nostro Paese ad uno sforzo significativo che potrà vedere il positivo raggiungimento dello stesso a patto che venga sostenuto nel tempo con efficacia e unità di intenti da parte di tutti i soggetti e le Istituzioni interessati.
Tale dato è da considerarsi come estremamente positivo in considerazione del permanere di alcune incertezze e difficoltà tuttora esistenti, nonostante le recenti positive novità introdotte dal D.M. Rinnovabili recentemente emanato, il quadro normativo è ancora incompleto, mancando i decreti attuativi sulla Autorizzazione Unica Semplificata con connesse linee guida nazionali e ripartizione dell’obiettivo nazionale sulle singole Regioni.

I dati del 2008 finalmente sono in linea con gli obiettivi settoriali, e sufficienti a rimettere l'Italia in carreggiata e a ridurre il ritardo accumulato, pertanto occorre sottolineare come tale risultato sia un buon punto di partenza per il raggiungimento degli obiettivi preposti e per consentire di sfruttare a pieno il reale potenziale stimato in oltre 16.000 MW di questa fonte pulita.
In particolare la ripartizione dell'obbligo tra le Regioni e la semplificazione delle connessioni, oltre a quella dell’iter autorizzativo unico, dovranno vedere quanto prima attuazione per non perdere l'onda positiva di sviluppo che finalmente anche in Italia sta consentendo all’eolico di rivestire il ruolo di sua competenza.

Fonte: www.fonti-rinnovabili.it

14.1.09

Le novità per le detrazioni fiscali del 55%

Tornano ad esser di casa le detrazioni al 55% sugli interventi di riqualificazione energetica. Dopo settimane di protesta sono stati approvati dalle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera alcuni emendamenti all'articolo 29 del DL 185/2008, relativo alla detrazione del 55% delle spese per la riqualificazione energetica degli edifici.

Saltano i tetti di spesa e l'applicazione retroattiva alle spese del 2008 che rischiava di invalidare l'accesso agli sgravi a quanti avessero già realizzato gli interventi.

Tra le novità anche il previsto allungamento, a partire dal 1° gennaio 2009, da 3 a 5 anni del periodo nel quale sarà possibile usufruire della detrazione e l'introduzione dell'obbligo di inviare apposita comunicazione all'Agenzia delle Entrate.

Analizzando nel dettaglio le modifiche all'articolo 29 del DL 185/2008:

Procedure

Il nuovo comma 6 approvato dalle Commissioni prevede che, per le spese sostenute nei periodi d'imposta successivi al 31 dicembre 2008, i contribuenti interessati alle detrazioni debbano inviare apposita comunicazione all'Agenzia delle Entrate, nei termini stabilito da un provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate, da emanare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto anticrisi.

Comunicazione telematica

Con il medesimo provvedimento può essere stabilito che la comunicazione venga effettuata esclusivamente in via telematica e sono stabiliti i termini e le modalità di comunicazione all'Agenzia delle Entrate dei dati in possesso dell'ENEA, ai sensi del DM 19 febbraio 2007.

Entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, il suddetto DM 19 febbraio 2007, deve essere modificato al fine di semplificare le procedure e di ridurre gli adempimenti amministrativi a carico dei contribuenti.

Per le spese sostenute a decorrere dal 1° gennaio 2009 la detrazione dall'imposta lorda deve essere ripartita in cinque rate annuali di pari importo (anziché le tre originariamente previste).

Con il nuovo comma 7 viene stabilito che nell'ambito del monitoraggio sull'effettivo utilizzo dei crediti di imposta, l'Agenzia delle entrate effettua, nell'anno 2009, verifiche mirate volte ad accertare l'esistenza di risorse formalmente impegnate ma non utilizzate o non utilizzabili.

Per ultimo vengono soppressi i commi 8, 9, 10 ed 11 dell'articolo 29 del suddetto decreto-legge che avevano suscitato innumerevoli perplessità introducendo i seguenti limiti di spesa:

* 82,7 milioni di euro per l'anno 2009,
* 185,9 milioni di euro per l'anno 2010,
* 314,8 milioni di euro per l'anno 2011.

Fonte: lastampa.it