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5.12.06

Risparmiare sul riscaldamento…si può!

La caldaia è il cuore del sistema di riscaldamento della tua abitazione: è per questo che per risparmiare è essenziale concentrare la propria attenzione primariamente su questa; la prima regola razionale è quella di essere previdenti e far svolgere la manutenzione annuale della caldaia almeno un mese prima del periodo di accensione, ad es. in ottobre. Altro motivo per effettuare manutenzione e pulizia della caldaia è quello di garantire una buona efficienza di funzionamento. Una caldaia non in perfetta efficienza aumenta seriamente il consumo di gas e la vostra spesa sulla bolletta.

Ecco qualche consiglio pratico per ridurre le spese di riscaldamento:

  • Svuotate l'aria dai radiatori per tenerli sempre alla massima efficienza. L'aria presente nelle tubazioni dell'impianto tende a depositarsi nei radiatori impedendone il pieno riscaldamento e provocando un inutile lavoro per la caldaia. I vecchi termosifoni potrebbero non avere una valvola di sfiato dell'aria, in questi casi non costerà molto farle installare tramite un semplice intervento da parte del vostro termoidraulico di fiducia. Costo: zero.
  • Migliorate la tenuta di finestre e porte applicando salsicciotti paraspifferi e guarnizioni di gomma o metallo isolanti. Gli spifferi incidono molto sulla percezione di freddo che si ha nella casa e incidono sul comfort complessivo. Costo: pochi euro per finestra.
  • Non far aerare le stanze troppo a lungo. E' preferibile far circolare l'aria aprendo completamente le finestre nelle ore più calde. Ricambiare l'aria della casa o tenere una finestra aperta quando la caldaia è accesa provocherà solo un consumo inutile di gas o di gasolio. Costo: solo risparmio
  • Nelle ore notturne: abbassare le tapparelle per mantenere calda la casa. I vetri provocano una grande dispersione del calore interno raffreddando la stanza. Spegnete la caldaia o regolate il timer per farla riaccendere una o due ore prima di quando ci si dovrà alzare. In caso di ambienti particolarmente freddi è comunque sufficiente regolare la temperatura interna notturna a soli 16°. Costo: solo risparmio
  • Installate doppi vetri nei serramenti delle finestre e delle porte finestre per impedire la dispersione termica tra il freddo esterno ed il caldo interno. Costo: circa 100 euro per m².
  • Isolate il tetto e le pareti della casa per ridurre le dispersioni di calore. La coibentazione completa delle pareti, da fare con pannelli di materiale isolante, è un investimento che vi potrebbe far risparmiare anche il 70% della spesa annuale per riscaldare la casa. Costo: qualche decina di euro per m².
  • Regolate la temperatura a 19°. Per un solo grado di temperatura interna superiore aumenterete i consumi del 7/8%. Quando soffrite la calura d'inverno e siete costretti ad aprire le finestre state facendo lavorare la caldaia spendendo inutilmente molti euro di gas in più. Abbassare la temperatura di 1-2 gradi e indossare qualche maglione è una scelta intelligente. Da notare che 19 gradi è anche la temperatura massima ammessa per le abitazioni dal regolamento comunale. Costo: solo risparmio.
  • Installate valvole termostatiche ai caloriferi: sono in grado di regolare automaticamente l’afflusso di acqua calda in base alla temperatura scelta ed impostata su una apposita manopola graduata. La valvola si chiude mano a mano che la temperatura ambiente, misurata da un sensore, si avvicina a quella desiderata, consentendo di "deviare" il restante flusso di acqua calda verso gli altri radiatori ancora aperti. In questo modo si consuma meno energia nelle giornate più serene e si può impostare una temperatura più bassa nelle stanze da letto e una più alta in bagno o anche lasciare i radiatori aperti al minimo quando si esce di casa. Il risparmio di energia indotto dall'uso delle valvole termostatiche può arrivare fino al 20%. Proprio per questa ragione, salvo poche eccezioni, ne è fatta obbligatoria l'installazione negli edifici di nuova costruzione e nelle ristrutturazioni. Costo dai 40 ai 60 euro all'una.
  • Evitate di coprire i termosifoni con mobili o tende. I termosifoni sotto la finestra aiutano a riscaldare le pareti strutturalmente più fredde ma tendono a lavorare di più, perché disperdono parte del calore attraverso la finestra stessa. Costo: zero.
  • Pannelli rifrangenti: Per aumentare l'efficienza dei caloriferi posti sui muri esterni è sufficiente porre una tavola di materiale isolante e refrattario tra parete e termosifone: il costo è di pochi euro per ogni termosifone.
  • Al momento dell'acquisto di una caldaia considerate che una caldaia a condensazione offre risparmi anche del 20% nei consumi di metano. Costo: circa il 30-40% in più di una caldaia normale
  • Considerate sempre che l'uso delle stufette elettriche vi costerà molto in energia elettrica. Se fate molto uso delle stufette elettriche vi conviene valutare un intervento migliorativo sull'impianto di riscaldamento o aumentare gli elementi dei termosifoni.
  • Tenere chiusa la porta delle stanze e dei locali non utilizzati come i ripostigli o la stanza degli ospiti eviterà di far circolare l'aria calda e fredda anche in queste stanze facendo lavorare meno la caldaia. Costo: zero.
  • Dotarsi di una centralina di regolazione automatica della temperatura può evitare grandi inefficienze nel riscaldamento e farvi risparmiare molti soldi. Una centralina rileva costantemente la temperatura esterna della casa e la confronta con quella interna cercando di mantenerla sempre al livello di massima efficienza nei consumi. Le centraline sono inoltre dotate di un timer settimanale o giornaliero che vi consentirà di definire con precisione i periodi di accensione, evitando di lasciare la caldaia accesa quando non serve. Costo 80-100 euro.
  • Se avete un impianto di riscaldamento centralizzato chiedete al vostro amministratore di proporre all'assemblea un sistema di contabilizzazione del calore per dividere la spesa condominiale sulla base dell'effettivo utilizzo del riscaldamento. Il costo varia dai 500 ai 1500 euro per appartamento a seconda della conformazione dell'impianto, e si ripaga normalmente in due-tre anni.

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