Cerca nel blog

27.1.11

DISPONIBILE LA NUOVA GUIDA AL CONTO ENERGIA

E' disponibile nel sito del G.S.E. la guida al terzo conto energia con le interpretazioni del Gestore dei Servizi Energetici.
Per scaricare direttamente la guida clicca qui

FOTOVOLTAICO, A FINE 2010 LA POTENZA INSTALLATA COMPLESSIVA POTREBBE AVER RAGGIUNTO 7.000 MW - Lo ha reso noto il GSE durante un’audizione in Senato

Roma, 25 gennaio 2011 - A fine 2010, la potenza complessiva degli impianti
fotovoltaici in esercizio, che a oggi hanno fatto domanda di ammissione agli incentivi
al GSE, è pari a 2.800 MW su oltre 140.000 impianti.
Lo ha reso noto il GSE durante un’audizione informale davanti alla X Commissione
Senato nell’ambito dell’acquisizione dei pareri relativi allo schema di Decreto
Legislativo, approvato lo scorso 30 novembre dal Consiglio dei Ministri, che
recepisce la Direttiva 28/2009 CE.
Considerando, inoltre, le domande relative all’anno scorso che continueranno ad
arrivare al GSE entro fine febbraio, si stima che la potenza complessiva a fine 2010
potrebbe aver raggiunto il valore di 3.000 MW su 150.000 impianti.
Nel solo anno 2010, quindi, la nuova potenza fotovoltaica installata sarebbe pari a
1.850 MW, con un incremento del 160% rispetto alla potenza entrata in esercizio
nell’anno precedente (711 MW).
Sono inoltre pervenute al GSE comunicazioni per circa 55.000 ulteriori impianti per
una potenza di 4.000 MW, in aggiunta agli impianti in esercizio sopra citati, a seguito
della legge 129/2010 che prevede di riconoscere le tariffe 2010 agli impianti
fotovoltaici che entreranno in esercizio entro giugno 2011 purché abbiano
comunicato la fine dei lavori entro il 31 dicembre 2010.
Valutando queste ultime richieste si deduce che:
- la potenza complessiva degli impianti installati, se pure non ancora tutti
collegati alla rete elettrica, potrebbe essere pari, a fine 2010, a 7.000 MW su
200.000 impianti contro i 1.142 MW di fine 2009;
- nel corso del 2011 potrebbe essere già raggiunto il target di 8.000 MW che il
Piano di Azione Nazionale sulle fonti rinnovabili ha previsto per l’anno 2020 per
gli impianti fotovoltaici.

fonte: Comunicato Stampa - GSE

25.1.11

Aggiornamento firmware inverter SMA Sunny Boy TL

Aggiornamento Firmware per Sunny Boy TL
E’ da oggi disponibile l’aggiornamento del firmware per i Sunny Boy 3000TL, 4000TL e 5000TL, grazie al quale i vostri inverter saranno dotati di nuove funzioni. Tra le novità troviamo il relè interno che ora può essere utilizzato, oltre che per la segnalazioni di guasti, anche per essere programmato dall’utente a seconda delle sue esigenze. Inoltre, l’algoritmo dell’inseguitore del punto di massima potenza Optitrac Global Peak massimizza le prestazioni dell’inverter in condizioni di ombreggiamento, garantendo così alti livelli di produttività.
Scarica il nuovo firmware
Hai bisogno di supporto per l'installazione? Clicca qui

21.12.10

FOTOVOLTAICO: IN ITALIA SUPERATI I 2.000 MW DI POTENZA INCENTIVATA CON IL CONTO ENERGIA

Nel 2010 raddoppiati i MW installati nel 2009

Superati in Italia i 2.000 MW di potenza fotovoltaica installata su tutto il territorio nazionale con il sostegno degli incentivi in Conto Energia gestiti dal GSE.

A oggi, tra primo e secondo Conto Energia, al GSE sono pervenute domande di ammissione agli incentivi per oltre 120.000 impianti in esercizio, per una potenza complessiva di circa 2.100 MW.

La Puglia, con circa 450 MW, mantiene il primato della Regione con maggiore potenza installata, mentre la Lombardia resta in testa alla classifica delle Regioni con maggior numero di impianti in esercizio (18.500), seguita dal Veneto, con 14.320 impianti.

Considerando le ulteriori comunicazioni che perverranno al GSE nelle prossime settimane relative agli impianti entrati in esercizio tra l’inizio di novembre e il 31 dicembre 2010, si stima che la potenza fotovoltaica cumulativa in esercizio in Italia a fine anno con il Conto Energia potrebbe sfiorare i 3.000 MW, con una nuova potenza nel solo anno 2010 superiore a 1.500 MW contro i 720 MW installati nell’anno 2009.

Fonte Gse

2.12.10

Comunicazione del GSE - Aggiornamento codici IBAN

Il GSE in data 2 dicembre ha inviato una comunicazione in un formato non leggibile. Il testo riguarda la verifica dei codici IBAN. Riportiamo il testo in formato leggibile.

Gentile Operatore XXX XXXX XXXX XXXXX XXXX,

in occasione delle recenti modifiche del sistema bancario, con fusioni e incorporazioni fra diversi Istituti di Credito, molti codici IBAN nazionali sono mutati.

Impatto rilevante ha avuto senz'altro la fusione per incorporazione che ha riguardato le banche del Gruppo Unicredit, con decorrenza 1/11/10, quali:

Unicredit Banca di Roma SpA

Banco di Sicilia SpA

Unicredit Corporate Banking SpA

Unicredit Private Banking SpA

Unicredit Family Financing Banking SpA

La invitiamo pertanto a verificare se il suo codice IBAN è cambiato e se quello da lei comunicato al GSE per i pagamenti della convenzione SSPXXXXXXXXXXX è ancora valido.

Qualora così non fosse, dovrà procedere alla Variazione dei Dati Bancari con la seguente procedura:

  1. accedere al portale dello scambio sul posto (SSP)
  2. entrare nella sezione in alto Gestione Convenzione - Convenzioni esistenti
  3. in corrispondenza della convenzione cliccare sul simbolo dell' euro €
  4. inserire il nuovo iban
  5. salvare e confermare la modifica.

Le ricordiamo che, per il buon esito del bonifico, il conto corrente indicato sul portale deve esser intestato o cointestato al titolare della convenzione.

Attenzione: non è più necessario l'invio a mezzo fax o posta della stampa della variazione bancaria, la procedura automatica accetterà la richiesta di variazione dati bancari trascorsi tre giorni.

La preghiamo di verificare ed effettuare l'eventuale modifica tempestivamente per evitare che i pagamenti predisposti dal Gse non vadano a buon fine.

4.11.10

Si studia per la proroga del 55 per cento

Sponsor governativo dell’iniziativa di proroga della detrazione fiscale per gli interventi di efficienza energetica in edilizia è Saglia, sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico che con i tecnici del MSE sta proponendo un progetto di nuova detrazione fiscale con aliquote che verranno definite in base al rapporto tra costo dell'intervento e risparmio energetico realizzato. Se ne convincerà Tremonti? Intanto il settore resta nell’indecisione.

Il Governo, o meglio il Ministero dello Sviluppo Economico, pensa ad una proroga della detrazione del 55% per gli interventi di efficienza energetica in edilizia, con una diversa modulazione dell’aliquota, probabilmente da rendere operativo con il decreto di fine anno (l’ex milleproroghe).
Gli interventi con il miglior rapporto tra costo dell'intervento e risparmio energetico realizzato verrebbero incentivati con una detrazione del 55%, mentre gli altri passerebbero ad aliquote inferiori fino alla soglia del 36%.

A dare qualche segnalazione, stavolta più che incoraggiante, è il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo con delega all'energia, Stefano Saglia, che in una intervista su Ilsole24ore ha dichiarato: “Come ministero puntiamo alla proroga, che s'inquadra nelle politiche per l'efficienza energetica, anche perché non possiamo dimenticare gli obblighi europei, che prevedono la riduzione dei consumi del 20% entro il 2020. Cerchiamo di farlo attraverso tre politiche: i certificati bianchi, gli standard per la certificazione energetica degli edifici e, naturalmente, il 55%”.
Il sottosegretario in più occasioni pubbliche si è espresso a favore delle detrazioni fiscali, come nel corso della presentazione del recente rapporto sull’efficienza energetica di Confindustria (Qualenergia.it, Confindustria punta sull’efficienza energetica). Ma ora il suo compito sarà di sostenere la bontà della misura di fronte al Ministro Tremonti che l’ha sempre ostacolata, non riuscendo a capire che questa misura in 4 anni ha consentito investimenti per oltre 11 miliardi di euro con conseguenti benefici anche alle casse dell’erario o comunque senza causare eccessivo peso per i conti pubblici.

In effetti Saglia ha confermato che il vero ostacolo è il costo per l'erario: “… l'agevolazione ha prodotto investimenti per 11 miliardi e un mancato gettito per 6 miliardi, contro un incremento delle entrate di 3,2 miliardi e un risparmio in bolletta di 3 miliardi. In sostanza, si andrebbe in pari, senza contare che se non certifichiamo questi risparmi in bolletta l'Unione europea ci multa”.
Saglia ha citato i dati Enea, comunque ancora incompleti, che sembrano valutare come il peso economico degli infissi negli interventi di efficienza sarebbe di oltre il 50%. Secondo questa analisi si dovrebbero infatti rivedere le aliquote. Ad esempio afferma il rappresentante del MSE, un chilowattora risparmiato attraverso la sostituzione di infissi costerebbe di più, cioè 2,82 €, mentre solo 1,12 € per una caldaia ad alto rendimento o 1,09 € per la riqualificazione energetica globale. Saglia ritiene quindi che a parità di costo la sostituzione, ad esempio, dell’impianto termico sia molto più conveniente.

Ovviamente critici su questa affermazione i produttori di infissi (Uncsaal) che affermano che anche se il serramento porta ad un risparmio energetico minore esso consiste comunque in una spesa fattibile per tutti. “In quanti potrebbero decidere l'investimento per un cappotto termico?” dicono i produttori di finestre.
I tecnici del ministero starebbero anche valutando una gradualità delle aliquote di detrazione da applicare in base ai metri quadrati interessati dall’intervento di efficienza energetica. Entro la fine di novembre si dovrebbe avere un quadro più chiaro della situazione.

Vogliamo qui ricordare che lo scorso maggio Qualenergia.it aveva riportato una valutazione di Giampaolo Valentini, responsabile della detrazione fiscale per l'Enea, riguardo appunto al peso della detrazione sul bilancio statale e che è pressoché in sintonia a quanto dichiarato ora da Saglia: "In realtà – diceva - i costi dell’incentivazione sono ben minori dei benefici monetari e ambientali che la detrazione fiscale del 55% comporta”. Valentini riferisce infatti che i dati di un recente studio CRESME stimano il costo della manovra per lo Stato dal 2007 al 2010 in 6.446 milioni di euro, i benefici monetari dati dal risparmio in bolletta (3.200 mln €), dal maggior gettito fiscale (3.310 mln €) e dall’incremento del reddito derivante dal patrimonio immobiliare (3.800 mln €), ammonterebbero invece a 10.310 mln di euro, e senza contare i benefici, più difficilmente quantificabili, come le emissioni evitate e lo stimolo ad occupazione, innovazione e tessuto produttivo.

Intanto questa perdurante immobilità del Governo su una importante e decisiva misura incentivante ha già ostacolato le decisioni di investimento delle aziende produttrici di componenti e di quelle che svolgono servizi in questi settori che hanno sempre bisogno di un orizzonte temporale di qualche anno per programmare le loro attività.

Fonte: Qualenergia.it

12.7.10

Approvati conto energia 2011 e linee guida rinnovabili



Il conto energia fotovoltaico e le Linee guida amministrative per le fonti rinnovabili sono stati approvati
ieri 9 luglio dalla Conferenza Stato–Regioni. A breve i provvedimenti, predisposti dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente, saranno pubblicati in Gazzetta (pubblicheremo già nei prossimi giorni la versione ufficiale di entrambi).


Il nuovo conto energia a partire dal 2011 prevede una riduzione delle tariffe (vedi ultima formulazione), contenuta per i piccoli impianti e più marcata per i grandi impianti, rispetto a quelle attualmente operative. Per gli impianti che entrano in esercizio nel 2012 e nel 2013 le tariffe saranno decurtate ulteriormente del 6% ogni anno. Per gli anni successivi si provvederà con un nuovo decreto (potenza incentivabile con questo decreto è 3mila megawatt).

Il provvedimento prevede la novità di incentivi al fotovoltaico a concentrazione, alle installazioni con sistemi di accumulo e a quelle ad alta integrazione architettonica.
Secondo il provvedimento l’obiettivo atteso per il fotovoltaico al 2020, ai fini del suo contributo al target nazionale, è una potenza di 8.000 MW, molto inferiore a quanto indicato dagli operatori del settore (circa 15mila MW, considerando che già a fine anno saremo intorno ai 2.500 MW).

Le Linee Guida nazionali che sono state approvate dalla Conferanza unificata riguardano l'Autorizzazione Unica per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (principali contenuti del provvedimento). L’obiettivo in sintesi è di definire modalità e criteri unitari sul territorio nazionale per assicurare uno sviluppo ordinato sul territorio delle infrastrutture energetiche. Lo scopo di definire tali Linee Guida è soprattutto di dare regole certe che possano favorire gli investimenti e consentono di coniugare le esigenze di crescita e il rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Questo provvedimento è stato predisposto, oltre che dal Ministro dello sviluppo di concerto con il Ministro dell’ambiente, anche dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali. Le Regioni e gli Enti Locali – a cui oggi è affidata l’istruttoria di autorizzazione – dovranno recepire le Linee guida entro i 90 giorni successivi alla pubblicazione del testo.

Intanto l’8 luglio è stato parzialmente salvato il ritiro da parte del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) dei certificati verdi in eccesso sul mercato. La Commissione Bilancio ha infatti approvato l'emendamento con la nuova versione del contestato articolo 45 della manovra, redatto dal relatore Antonio Azzollini (Pdl), che stabilisce infatti che per "contenere gli oneri generali di sistema gravanti sulla spesa energetica di famiglie e imprese" e "promuovere le fonti rinnovabili", si "assicura che l'importo complessivo derivante dal ritiro da parte del GSE dei certificati verdi", a decorrere "dalle competenze dell'anno 2011, sia inferiore del 30% rispetto a quello relativo alle competenze dell'anno 2010, prevedendo che almeno l'80% di tale riduzione derivi dal contenimento della quantità di certificati verdi in eccesso". Questa misura, spiega la relazione tecnica, "non comporta effetti sui saldi di finanza pubblica".

L'emendamento interviene anche sul Cip6, il sistema di incentivi ai produttori di energia da fonti rinnovabili e assimilate. Le risorse derivanti dalle risoluzioni anticipate delle convenzioni Cip6 saranno destinate ad un fondo del Ministero dell'Istruzione per interventi nel settore della ricerca e dell'università.

Sembra inoltre che entro luglio partiranno i lavori del tavolo sulle energie rinnovabili chiesto e ottenuto dagli Enti locali. Lo riferisce Enrico Borghi, presidente dell'Uncem, a margine della conferenza unificata che ha avuto luogo al ministero degli Affari regionali. "Il sottosegretario Saglia si è impegnato a farlo partire entro il mese. E' un risultato importante - osserva Borghi - perché le autonomie locali stanno investendo e serve una regia". Il tavolo servirà ad applicare il piano nazionale sulle energie rinnovabili e quindi una definizione del burden sharing delle regioni, cioè il loro contributo, diversificato per tecnologia, sull’obiettivo del paese.

10 luglio 2010

a cura della redazione di Qualenergia.it

20.5.10

G.A.Solare - Il fotovoltaico non è mai così conveniente GRUPPO DI ACQUISTO SOLARE: FOTOVOLTAICO DOMESTICO A 3650 € A kW.

OLTRE 200 NUOVE FAMIGLIE HANNO GIA' ADERITO!

Installare un impianto fotovoltaico non è mai stato così conveniente come quest'anno: dal 2007 ad oggi in prezzi si sono abbassati sensibilmente e grazie all'incentivo che lo Stato riconosce ai soggetti che hanno installato l'impianto fotovoltaico il rientro dall'investimento oggi si aggira intorno ai 6-7 anni. Sono 42,2 i centesimi di euro che vengono riconosciuti per ogni kWh prodotto dall'impianto: uno medio, da 2.5 kWp, nell'arco di 20 anni riceve un contributo che si aggira intorno ai 24 mila euro a cui va aggiunto il risparmio in bolletta ed il ricavo previsto per l'immissione dell'energia in rete.

Per agevolare i cittadini nelle installazioni lo Sportello Energia del Comune di Padova e Legambiente hanno riproposto anche quest'anno il Gruppo di Acquisto Solare. “Dice Piero Decandia responsabile energia di Legambiente Padova “Quest'anno pensiamo che l'iniziativa possa avere ottenere dei risulti ancora migliori di quelli ottenuti lo scorso anno in cui i cittadini padovani hanno installato oltre 180 kW di fotovoltaico e 100 mq di termico, pari ad un terzo delle intallazioni domestiche presenti oggi in città".

Va ricordato che con l’offerta del GAS, grazie agli incentivi del Conto Energia, e grazie all'intervento di alcuni istituti bancari, in pratica il cittadino non anticipa un euro per l’installazione dell’impianto solare che gli fornirà da subito energia elettrica gratuita.

Il Gruppo d’Acquisto ha già individuato l'azienda installatrice. Si tratta della Maniero Elettronica che con un prezzo di 4000 €/kW (IVA compresa) per l'impianto fotovoltaico e di 1000 € a metro quadro per il termico, installerà gli impianti solari nelle abitazioni degli aderenti. Il pacchetto vincitore della gara include la garanzia di 10 anni su tutti i componenti dell'impianto, la garanzia di produzione per 25 anni e la manutanzione decennale.

L'offerta del G.A.Solare propone anche una soluzione per il solare termico ad un costo di 900 euro a metro quadro, anche questa "chiavi in mano" e comprensiva di garanzie e servizi inclusi nel prezzo.


L'offerta per la produzione di energia elettrica prevede come materiale installato un pannello HELIOS TECHNOLOGY, azienda padovana leader nel settore della produzione delle celle e dei moduli fotovoltaici; mentre per il Solare termico il materiale installato sarà il pannello piano Schueco Premium.


E' possibile aderire al Gruppo di Acquisto Solare fino a fine Giugno 2010 compilando l'apposito modulo. (compila il modulo)