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20.7.09

Nucleare canadese sospeso per eccesso di costo


In Canada le offerte per costruire due nuovi reattori nucleari arrivano ad oltre il triplo di quanto il Governo aveva preventivato e la gara viene sospesa. EDF in casa chiede di aumentare le tariffe per finanziare il nucleare e la nostra Enel, che sta per imbarcarsi nell'avventura atomica italiana, deve confrontarsi con un debito imponente. In un intervento, già apparso su "ecquo", il direttore di Greenpeace Italia, Giuseppe Onufrio, fa i conti in tasca all’atomo.

La questione dei costi, oltre a quelle non meno preoccupanti concernenti sicurezza e impatto ambientale, è uno dei versanti sul quale la paventata "rinascita nucleare" di questi anni sta suscitando più dubbi. Riceviamo da Giuseppe Onufrio, direttore di Greenpeace Italia la segnalazione di un suo breve intervento sul sito "Ecquo" in cui porta un ulteriore esempio della fragilità economica che l'atomo sta dimostrando.


Mentre in Francia EDF chiede un aumento del 20% delle tariffe per finanziare il nucleare – avendo un debito di circa 25 miliardi di euro – in Canada le cifre per un’offerta lanciata per due nuove centrali nucleari da costruirsi a Darlington hanno ricevuto un’offerta tripla rispetto alle attese, tanto che il ministro dell’energia George Smitherman ha sospeso la gara.

Una delle offerte era dell’AECL (Atomic Energy of Canada Limited) per due unità Candu – un reattore ad acqua pesante di costruzione canadese – da 1.200 MW ciascuna, a un costo di 26 miliardi di dollari, 10.800 dollari a kW. Vale la pena ricordare che, secondo le stime del 2009 del DOE statunitense, il costo, senza interessi, del nucleare è stimato a circa 3,318 $/kW mentre l’autorità canadese aveva a riferimento per la gara un costo di 2.900 $/kW.

Una seconda offerta, invece, veniva dai francesi di AREVA NP, con due EPR da 1.600 MW a un costo di 23,6 miliardi di dollari, pari a un costo di 7.375 dollari/kW. Se riportiamo tutto in euro e lasciamo perdere i Candu e ci concentriamo sull’EPR – oggetto del memorandum tra Italia e Francia siglato in febbraio – il costo per kW è di 4.587 euro/kW, quasi tre volte il costo che è stato alla base del contratto con la Finlandia (1.600 euro per kW).

EDF chiede un aumento delle tariffe in casa per fronteggiare i costi crescenti del nucleare, ma ha solo la metà del debito di Enel con un fatturato simile. Greenpeace ha presentato a suo tempo un rapporto proprio sulle prospettive nucleari dell’azienda elettrica italiana a fronte del suo indebitamento, senza ricevere alcuna risposta.

Il Presidente del Consiglio – alla vigilia del G8 - ha continuato ad attaccare gli obiettivi delle rinnovabili parlando di costi dell’ordine del 2% del PIL. Un recente rapporto del CER presieduto da Ruffolo (si veda documento su Qualenergia.it) mostra invece che l’effetto sul PIL è in realtà positivo (gli investimenti sulle rinnovabili vengono conteggiati nella misura del PIL) e che l’effetto sul indebitamento è marginale e può essere contenuto aumentando l’impegno sull’efficienza energetica che consentirebbe di raggiungere effettivamente gli obiettivi europei (riducendo la richiesta di energia, occorrono meno rinnovabili per raggiungere l’obiettivo).
A quando un vero dibattito aperto e partecipato sul tema?


Giuseppe Onufrio (direttore di Greenpeace Italia)
Articolo pubblicato sul sito Ecquo

17 luglio 2009

G.A.S.: il sole che conviene

Nei mesi scorsi, attraverso la rete degli Sportelli Energia di quartiere, attivati da Legambiente, Comune di Padova ed Ente di Bacino Padova 2, numerose famiglie padovane si sono unite nel gruppo d’acquisto solare (G.A.S.) per riuscire ad installare impianti solari termici e fotovoltaici nelle proprie case alle migliori condizioni possibili. Dopo l’invio di un capitolato alle aziende del territorio ed alle associazioni di categoria, e dopo un’attenta e scrupolosa valutazione dei preventivi pervenuti, il G.A.S. ha scelto il partner tecnico che installerà gli impianti: si tratta dell'azienda Maniero Elettronica srl di Sant'Angelo di Piove di Sacco (Pd). Il prezzo ottenuto è molto vantaggioso: 5000 € + iva a KWp per il fotovoltaico e 700 € + IVA a m2 per il solare termico, tutto di marca Schueco.
Questi risultati attestano l'estrema convenienza dell'acquisto collettivo: il prezzo del fotovoltaico, rispetto ai prezzi di mercato, è ridotto del 25%, mentre per il solare termico la decurtazione del prezzo è pari al 40%. Si tratta di impianti “chiavi in mano” con pannelli e materiali di ottima qualità: l’offerta comprende non solo l’installazione, ma anche la manutenzione ordinaria e straordinaria, garanzie estese e l’adempimento delle pratiche burocratiche per accedere alle detrazioni fiscali del 55% sull’Irpef per quel che riguarda il solare termico, e agli incentivi del conto energia, che premia la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, per quel che riguarda il solare fotovoltaico.
Chiedendo un finanziamento, con i prezzi in questione, è possibile installare un impianto fotovoltaico senza anticipo e la rata del mutuo si ripaga automaticamente con il Conto Energia.

Le famiglie sin’ora aderenti sono 140. Il gruppo di acquisto manterrà aperte le adesioni per un altro mese perciò tutti gli interessati possono ancora aderire al Gruppo di Acquisto Solare.
Per aderire basta compilare la scheda di adesione scaricabile a questo link ed inviarla via fax al numero 049 8562147, oppure consegnarla personalmente allo Sportello Energia.
Con questa iniziativa gli Sportelli Energia iniziano a centrare l’obiettivo di abbattere le emissioni di CO2 aumentando l’efficienza energetica delle abitazioni dei cittadini indicando la strada delle energie rinnovabili come la risposta più congrua per uscire dalle energie di origine fossile e da ogni ipotesi nucleare, avvicinandosi al “20-20-20” stabilito dall'Unione Europea.
Per informazioni contattare il numero 3937172147 negli orari di apertura dello sportello oppure scrivere a sportello.energia.pd@gmail.com